I numeri del cattolicesimo nel mondo
Qual è il Paese nel mondo col maggior numero di cattolici? Il numero di fedeli è in aumento in tutto il mondo? Ecco un riassunto dei dati relativi al 2018
Tanti dati relativi alla distribuzione e all'andamento del cattolicesimo sono stati presentati con la pubblicazione del l’Annuario Pontificio 2018 e l’Annuarium Statisticum Ecclesiae 2016 che rilevano una distribuzione diseguale del numero di cattolici nelle diverse parti del mondo.
I cattolici battezzati sono passati nel pianeta da 1.285 milioni nel 2015 a 1.299 milioni nel 2016, con un aumento dell’1,1%.
L’Africa ne raccoglie il 17,6% e si posiziona al primo posto nel mondo per l'aumento del 23,3%. Si mantiene presochè uguale la posizione dell’America a cui appartiene il 48,6% di fedeli. Di questi il 57,5% risiede nell’America del Sud, il 14,1% nell’America del Nord e il 28,4% nell’America centrale.
Cresce moderatamente l’incidenza nel mondo cattolico del continente asiatico che, con un peso di oltre il 60% della popolazione del pianeta, si mantiene attorno all’11% dal 2010 al 2016. L’Europa, pur ospitando quasi il 22% della comunità cattolica mondiale e continuando a rappresentare il fulcro centrale con lo Stato del Vaticano, rimane l’area dove l'aumento è mionore, con una crescita di appena lo 0,2%. I cattolici dell’Oceania, infine, sono poco più di 10 milioni e risultano lievemente in crescita.
Ecco la classifica dei Paesi più “cattolici”:
Africa (Repubblica Democratica del Congo, Nigeria, Uganda e Angola),
America (Brasile, Messico, Stati Uniti e Colombia),
Asia (Filippine e India)
Europa (Italia, Francia, Spagna, Polonia e Germania).
Esiste anche il fenomeno della crisi vocazionale denunciata a più riprese da Papa Francesco negli ultimi anni: meno l’1,8% il numero di chi entra in seminario, mentre le religiose professe sono scese a meno 8,7%, circa 660 mila.
Le suore rappresentano il 59% della popolazione sacerdotale. Il loro ruolo nell’erogazione dei servizi pastorali si è complessivamente ridimensionato negli anni - come indicato dalle statistiche della consistenza di parrocchie rette da religiose - ma la loro azione nella vita delle comunità religiose rimane tuttora quella di affiancare, quando addirittura non sostituire, quella dei sacerdoti.